Sì, ma cos’è un’obbligazione?
La definizione di obbligazione in finanza secondo Wikipedia è la seguente:
“L’obbligazione è un titolo di debito, emesso da società o enti pubblici, che attribuisce al suo possessore, alla scadenza, il diritto al rimborso del capitale prestato all’emittente più un interesse su tale somma.”
Si dice anche che: “L’interesse corrisposto periodicamente è detto cedola, perché in passato per riscuoterlo si doveva staccare il tagliando numerato unito al certificato che rappresentava l’obbligazione.”
L’obbligazione è quindi un debito, un prestito fatto a qualcuno (privato o pubblico che sia) che si impegna alla scadenza a ridarti i tuoi soldi più un surplus (l’interesse) concordato per il disturbo.
È molto più semplice dire che quando compri un’obbligazione in realtà stai vendendo il tuo denaro ad un compratore che dovrà poi essere bravo per potertelo restituire.
Siamo sempre portati a pensare al fatto che stiamo comprando un prodotto finanziario, ma questo ci porta un po’ fuori strada: la consapevolezza che stiamo prestando il nostro denaro a qualcuno che si indebita con noi e che ci promette che lo restituirà cambia molto la percezione della nostra scelta.
Daresti in prestito i tuoi soldi a chi ha un po’ di problemi finanziari? Anche se ti promette di pagarti interessi più alti degli altri?
Certamente no. Eppure in molti sono sempre andati a caccia di obbligazioni che promettevano tassi di interesse molto alti, per poi piangere quando non hanno rivisto i loro soldi tornare indietro.
Come funzionano gli interessi
Gli interessi possono essere corrisposti o tutti alla scadenza o in momenti prestabiliti durante la durata del prestito.
Questi pagamenti, le cedole appunto, avvengono con frequenza mensile, trimestrale, semestrale o annuale.
Gli interessi possono essere fissi, cioè concordati in maniera prestabilita o variabili, cioè legati alla variabilità di un evento o di un indice di calcolo; oppure un mix di entrambe le cose, ovvero il tasso misto.
La variabile prezzo
Ma se è tutto o quasi prestabilito perché gli investimenti obbligazionari variano il loro valore nel tempo?
Succede perché per tutte le obbligazioni quotate sui mercati mondiali l’anno sia chi compra sia chi vende valutano altri parametri di quella obbligazione. Eccoli:
La qualità. Ovvero il livello di probabilità che la società o l’ente pubblico che ha emesso quel titolo di debito possa essere in grado di rimborsarlo. Sui mercati finanziari quotati chi emette il titolo riceve una valutazione, il rating, da parte di società indipendenti specializzate in questo.
Il rendimento. Se posso comprare meglio da un altro debitore, sarò disposto a pagare meno quel titolo. Se per effetto del cambiamento dei tassi il mercato offre un titolo analogo al tuo ad un tasso più alto, ecco che il tuo sarà meno appetibile e varrà meno.
La durata. Fra quanto tempo avrò indietro i miei soldi? Il rendimento promesso giustifica la scelta di privarmene per un periodo prolungato?
Le obbligazioni sono rischiose?
Detto tutto questo capirai che la semplificazione che spesso si fa nel dire che le azioni sono rischiose e le obbligazioni non lo sono è fortemente erronea.
Sono entrambe rischiose ma in modo diverso. I casi più noti degli ultimi decenni in Italia (Cirio, Parmalat, Banca Etruria) hanno messo in ginocchio molto risparmiatori proprio per l’investimento in obbligazioni.
Il rischio di un’obbligazione è che il debitore non ti rimborsi né interessi né capitale; il rischio di un’azione, in quanto partecipazione al capitale di un’azienda, è legato direttamente all’attività dell’azienda stessa. Anche l’obbligazione dipende dall’andamento dell’attività dell’azienda, ma in modo indiretto.
Con questo non voglio dire che siano meglio le azioni. Sono due cose diverse e devono essere presenti entrambe nei tuoi investimenti. Ma devi avere la consapevolezza di come funzionano.
Parlane con il tuo consulente di fiducia.
Dario Coloru
Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.
Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.