Vuoi il capitale garantito?
I mercati finanziari crescono nel lungo periodo. Certo non come una linea retta, ma più come il grafico di un elettrocardiogramma.
Non tutti hanno il cuore avvezzo alle oscillazioni che si generano, soprattutto quando sono simili ad una scossa di terremoto.
Il risparmiatore italiano poi non ci è davvero abituato.
È stato coccolato per anni da uno Stato affamato di capitali che ha elargito cedole generose. Col risultato che l’enorme debito pubblico (frutto anche dei tanti interessi pagati) è diventato una parte cospicua della ricchezza privata del Paese.
Oggi molti italiani, divenuti loro malgrado orfani della cedola e poco confidenti con le bizze dei mercati finanziari, cercano sicurezza. Vogliono garanzie per il loro capitale.
La Gestione Separata
L’unico strumento che nel contratto prevede una garanzia di rimborso del capitale investito è la Gestione Separata, che è una soluzione di tipo assicurativo.
Si chiama gestione separata perché i soldi versati sono separati dalla gestione della società che gestisce il fondo. Questa è la prima garanzia.
La gestione separata è a vita intera, cioè non ha una scadenza. In questo modo ha un orizzonte temporale di lunghissimo periodo.
La finalità assicurativa di lungo periodo consente alla gestione di non essere soggetta a valorizzare i suoi attivi a prezzi di mercato.
Cosa significa? Significa che se compro un titolo ad un prezzo e a fine anno quel titolo in contabilità varrà il prezzo pagato più le cedole incassate.
Tolta una commissione il resto è riconosciuto al cliente.
Questo metodo di contabilizzazione, quello a costo storico, consente di fornire la garanzia del capitale al contraente.
Ma vediamo quali sono i pro e i contro.
I vantaggi:
- Garanzia del capitale, che è dato dai premi versati meno eventuali costi di caricamento (sono come una commissione di ingresso per partecipare alla gestione).
- Consolidamento della prestazione. Il rendimento a fine anno, se non incassato, si somma al capitale diventando il nuovo capitale garantito.
- Fiscalità agevolata: non è soggetta all’imposta di bollo (nel 2019 0,20%) e il Capital Gain è una media tra il 12,5% e il 26% (aliquote in essere nel 2019) secondo la composizione del portafoglio.
- Il beneficiario di polizza incassa senza pagare imposte di successione o irpef.
Ci sono anche alcuni svantaggi:
- Per i primi anni l’uscita è costosa per la presenza di una penale.
- La presenza di tanti Titoli di Stato italiani ed europei limita le possibilità di rendimento.
- Buona parte del rendimento è erosa dalla commissione annua di gestione.
- È una gestione sostanzialmente obbligazionaria ma con rendimento inferiore.
Rimane una soluzione importante per la garanzia che offre. Il mio consiglio è di averne fino al massimo ad 1/3 del portafoglio negli anni più volatili.
Stabilizza il portafoglio e consente di avere un rendimento anche in anni negativi sui mercati finanziari, come ad esempio il 2018.
Parlane con il tuo consulente di fiducia.
Dario Coloru
Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.
Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.