Quale futuro tra esuberi e filiali in chiusura?
Quando si preannunciano tagli e ristrutturazioni aziendali ognuno di noi, in cuor suo, pensa che toccherà al vicino di scrivania. Giustamente pensiamo di essere importanti per l’azienda per come ci impegnamo, magari non sempre ma certo di più di chi scalda solo la sedia.
Tra filiali che chiudono e l’annuncio di esuberi riteniamo che usciremo indenni dalla tempesta, magari trovando pure qualche opportunità per sistemarci meglio. Credo che questa visione non tenga conto di alcuni fattori:
- Il collega che se ne va o che viene trasferito ti lascia anche il suo lavoro da svolgere. Un’eredità a volte scomoda di clienti arrabbiati e insoddisfatti.
- Se chiude la tua filiale, verrai trasferito chissà dove. Se chiude quella a fianco dovrai gestire le rogne del trasferimento di clienti non certo contenti.
- Con lo stesso inquadramento e lo stesso stipendio avrai più lavoro e le incombenze che prima sbrigava chi era pagato meglio di te.
Non è un buon affare insomma, anche se non sei tu ad andare via. Immagino che con le fusioni annunciate dai giornali la cosa non possa che peggiorare. Anche qui poco conta che tu sia nell’azienda che acquisisce o in quella acquisita. Verrai messo in competizione con il tuo omologo per decidere chi vince il carico di lavoro di entrambi, l’unica posta in palio che c’è.
Di recente ho sentito raccontare la storia di due amici che durante una passeggiata si ritrovano di fronte un orso, un esemplare grande ed affamato.
Mentre l’animale inizia a correre verso di loro, uno dei due tira fuori dallo zaino un paio di scarpe da corsa e le infila al posto degli scarponcini. L’altro lo vede e gli dice: «che fai, pensi di poter correre più veloce dell’orso con quelle?». L’altro replica: «no, ma mi basta correre più veloce di te».
Ecco, il senso è questo. Sei in competizione con chi sta seduto a fianco a te ed entrambi siete pronti a lasciare l’altro in balia dell’orso.
L’unico modo per uscirne è quello di non accettare questa assurda gara al ribasso. Oggi puoi farlo avviando la professione di consulente finanziario. Sarai tu a decidere la tua carriera e il tuo faro saranno la crescita ed il miglioramento.
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Dario Coloru
Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.
Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.